È passato un bel pezzo dal mio ultimo post su questo blog, e ci tengo a farvi sapere che sono vivo.
Dalla fine del Game Chef i miei progetti si sono un po' rimescolati, ma non sono affondati. Al contrario, sono estremamente attivo, anche se come al solito lavoro con una certa lentezza: sapete che mi piace fare maturare le idee il più possibile prima di metterle su carta.
Procedendo in ordine:
ho ricevuto pressioni, anche se indirettamente, per rimettere mano a La Stirpe dei Re. È noto che i miei progetti in proposito si fossero un po' piantati nel momento in cui mi ero reso conto di avere terminato le idee, e di non sapere come portare avanti il gioco correggendo le sue falle. Non mi sono esattamente schiodato da quella situazione, nè a dire il vero ho riguadagnato un particolare interesse nel gioco, perso quando ho scelto di dedicarmi primariamente a giochi esistenziali e "post-moderni" (secondo la definizione data a suo tempo da Daniele di Rubbo), come sono 180 Km/h o True Men Don't Kill Coyotes. Tuttavia potrebbe capitare entro qualche settimana l'occasione giusta per rigiocare La Stirpe dei Re nella versione in cui è ancora scaricabile da questo sito, per cui si sa mai che l'interesse ritorni a decollare. Male che vada troverò un modo per reinterpretare il gioco dando anche ad esso una svolta post-moderna, chi lo sa.
Ho avuto a che fare ultimamente con una specie di light-hack (quasi una color-hack) di Apocalypse World, dedicata al web-comic Oglaf, che è sostanzialmente una specie di commedia erotica. È una cosa a cui ho lavorato a tempo perso e che era previsto che non andasse a parare da nessuna parte in particolare. Tutto il lavoro è avvenuto su questa discussione sul forum di Gente che Gioca, e in gran parte con la collaborazione del mio amico Marco Amicone. La cosa effettivamente non è andata a parare da nessuna parte: ultimamente ho avuto poco tempo da perdere per dedicarmici, dunque il progetto è fermo al playbook del Son of Man. Sono tuttavia così tanto soddisfatto di come stava andando il lavoro che mi riprometto di rimetterci mano, appena avrò altro tempo da perdere.
Per quanto riguarda True Man Don't Kill Coyotes, col passare dei mesi sono sopraggiunte una serie di idee su come strutturare ancora meglio l'esperienza, e su come riscriverlo in modo da risultare più chiaro per il lettore. Sto continuando a pensare che sarebbe il caso di portarlo alla prossima Gnoccocon o ad una qualche convention: ho quasi un anno per occuparmene, ma spero che la cosa vada in porto.
Seguono inoltre due annunci ufficiali:
cominciando da quello leggero: ho iniziato recentemente una serie di giochi chiamata "Deep Experience". Ho più tardi scoperto che i Deep Experience sono anche una serie di boardgame a tema scientifico pubblicati da Sierra Madre Games, ma direi che in questo caso non c'è pericolo di confondersi, dunque non ho cambiato il nome. Tutti i giochi facenti parte di questa collana sono giochi di ruolo brevi e per giocatore singolo, aventi come obiettivo quello di una "scoperta di una nuova chiave percettiva della pornografia", senza titolo e semplicemente numerati in sequenza (Deep Experience #1, Deep Experience #2, e via dicendo...). Attualmente i titoli legati a questa collana sono solamente due, e dei due solamente il secondo ha un minimo di dignità (il primo, oggettivamente, è una boiata). Per i temi che tratta ho scelto di non distribuire questa collana nel modo usuale (cioè qui sul blog, nella sezione "distribuzione"), bensì di distribuirli solamente su richiesta. Se siete interessati a uno dei due giochi (che sono molto brevi e si leggono molto velocemente) scrivetemi a raptor91@hotmail.it e provvederò a mandarvi una cartella zippata contenente entrambi i titoli.
L'annuncio più importante è quello che viene adesso. Si tratta in verità dell'acqua calda per coloro che mi conoscono su internet, dato che non ho mai fatto mistero di essere impegnato su un progetto che intende esplorare questo tema. Il mio prossimo "gioco serio" (senza nulla togliere a Oglaf Unofficial RPG e la collana Deep Experience) sarà intitolato Stalker - Le loro vite, e Stalker - Their lives in inglese, dato che come già fatto con 180 Km/h intendo pubblicarlo in entrambe le lingue simultaneamente.
Esso sarà un titolo per giocatore singolo, che avrà come obiettivo quello di esplorare la psicologia di uno stalker, che cerca di entrare in contatto con una persona dell'altro sesso tramite internet. Non mi rifaccio alla definizione di stalking come attività illegale, con chiamate notturne e altre boiate da pervertito: in questo caso il protagonista semplicemente cercherà di osservare e studiare una persona attraverso i vari social network, tentando infine un approccio che si tradurrà in un disastro; il finale drammatico dovrebbe ricondursi alla tematica dell'accettazione: dal timore che ha lo stalker di uscire allo scoperto e dall'esito dei suoi sforzi egli si renderà conto che la prima persona a non accettarlo per come è fatto è innanzi tutto sè stesso.
La struttura del gioco prevederà un certo numero di "episodi", da giocare in sequenza, nei tempi che si preferisce; ogni episodio farà emergere alcune domande e alcune risposte che verranno riprese da un episodio all'altro, e che faranno si che ogni partita, anche se svolta seguendo sempre la medesima struttura, conduca sempre a un finale differente, se non per il personaggio, quantomeno per il giocatore.
Questo è tutto, spero che siate interessati a seguirmi fino alla fine di questo progetto. See ya ;)
Mi piace l'idea del gioco in single player!
RispondiEliminaForse non la tematica, ma di certo la struttura.
Oh, finalmente news su Stalker! :D
RispondiEliminaTienimi aggiornato!
;)
RispondiEliminaPer rispondere a Girolamo Castaldo, che mi chiedeva news a riguardo su Google+: nonostante il risorto interesse per il gioco che presentai al Game Chef 2010, non sono tuttora interessato a riprendere in mano Brachininae, il quale, pur avendo riguadagnato rispetto ai miei occhi dopo una brillante partita che me ne ha dimostrato le potenzialità, non si ritrova ancora nella possibilità di rubarmi il tempo che preferisco invece dedicare ai giochi sopra citati.
RispondiEliminaMi fa piacere vedere che ci rimetterai mano. Secondo me, come secondo Girolamo, anche Brachininae meriterebbe in particolar modo di essere ripreso.
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