Pur non avendo vinto nè il primo premio nè la menzione speciale al concorso di GDRItalia, il mio gioco è stato comunque citato come uno di quelli che si sono lungamente contesi il podio, e per stessa ammissione di uno dei giudici si è lungamente conteso, assieme a Venus in Furs di Mike T (qui il download del gioco, ora anche lui in Open Beta) e ad Arena di Dario Delfino (provvederò a linkarlo quando e se sarà messo in beta), nonchè ovviamente al vincitore (Aegis, di Alberto Tronchi), la menzione speciale del contest. Il che, in effetti, è rincuorante.
Le critiche che sono state mosse al gioco riguardavano per lo più l'ambientazione molto generica (in effetti, così com'è presentata sul manuale è molto approssimativa, anche perchè viene per lo più creata dai giocatori, durante la partita) e, come temevo, il meccanismo "ingiusto" di creazione delle casate, che è fortemente sbilanciato. Purtroppo, per quanto questa sbilanciatezza fosse desiderata, non è passato nel manuale il motivo di questa mia scelta.
Ne ho discusso poco fa sul forum di GenteCheGioca, e qui trovate il post in cui ho spiegato tutto.
Fa piacere vedere come si stia lentamente formando un nuovo nucleo di autori indie, almeno ai miei occhi, qui in Italia (tralasciando Khana e El Rethic, loro già lo sono, autori :P). Tre dei giochi citati nell'annuncio del vincitore (il mio, Venus in Furs, e Arena) hanno avuto una certa gestazione, o comunque il loro legittimo autore li ha fatti nascere dopo un percorso abbastanza impegnativo, anche se lungi dall'essere concluso.
Per quanto riguarda me, La Stirpe dei Re è solo il più recente, ma al tempo stesso il meglio riuscito, dei miei vari progetti, tra cui ricordo un dibattuto Mortal Kombat, e un Noses che ha curiosamente catturato l'attenzione di una piccola fascia di fan (chiarisco che nessuno, che mi risulti, l'ha mai provato, ma almeno ha fatto discutere), senza dimenticare Brachininae, che pur essendo stato sostanzialmente abbandonato mi ha messo un po' in luce permettendomi di partecipare al Game Chef l'anno scorso (esperienza che quest'anno ho scelto di non ripetere).
Mike T ha alle sue spalle una lunga serie di progetti di cui Venus in Furs, mi risulta, è finora il meglio riuscito (e non è riuscito male, come testimonia la sua citazione al contest di GDRitalia). So per certo che i progetti di Mike T sono finora stati più numerosi dei miei, e credo che abbia cominciato a fare game design anche ben prima di me. Sento che ci sfideremo nuovamente, un giorno.
E a proposito di sfide, ecco che risalta fuori Arena di Dario Delfino. Ammetto di non avere seguito lo sviluppo del gioco, ma ricordo di avere letto una dichiarazione dell'autore, che lo poneva in diretta competizione con (udite udite) il mio Mortal Kombat RPG. Ho incontrato l'autore alla InterNosCon, ultimamente, e anche in questo evento non mi è capitato di provare il suo Arena (che mi pare avesse proposto nel piano della convention), ma sento che prima o poi la sfida sarà ineluttabile. Perciò, non ho dubbi sul fatto di tornarmi a scontrarmi con Delfino, presto o tardi.
Per quello che riguarda me, credo che aggiungerò qualche appunto relativamente alla famigerata meccanica della creazione della Stirpe dei Re, e farò qualche altro aggiustamento che eventualmente mi verrà segnalato da Khana e dagli altri giudici. Dopo di che, tradurrò il gioco in inglese e lo farò girare anche nel nuovo mondo. Come dicevo, per la Stirpe ho grandi piani.
Vi lascio con un link all'annuncio del vincitore di GDRitalia, e vi segnalo che un'oretta fa ho aggiunto La Stirpe dei Re ai download di questo blog. Se vi dovesse capitare di leggerlo o di provarlo, non esitate a farmi pervenire i vostri commenti.